domenica 12 giugno 2011


Ore 08.03....mi accingo a entrare nel seggio dove andro' a votare ( finalmente ) per il referendum .
Vedo il cancello chiuso...il cuore mi sale in gola ...hanno cambiato il luogo dove andare a votare e non me l'hanno detto ?
Intravedo una persona uscire dalla porta centrale della scuola ...fuuuuuuhhhh...sono cosi' emozionato che non ho visto che hanno aperto un cancelletto di lato per far entrare la gente .
Parcheggio ,entro nella scuola e cerco il mio seggio .
Consegno i miei documenti e mi indicano la cabina dove devo entrare ....apro le schede una ad una e faccio la mia croce con mano tremante sul SI ...sentivo tutta la responsabilita del futuro dei miei figli nella mia mano .
Non ricordo esattamente l'ora esatta che uscivo dal seggio , ma sentivo di essermi messo il cuore in pace e che potevo guardare con positivita ' al mio futuro .
In queste settimane pre referendum mi sono dato da fare nell'informare e tenermi informato su iniziative e porcate fatte da quelli che dovrebbero rapppresentarci al parlamento .
Mi auguro che sempre piu' gente prenda visione che dobbiamo cambiare il sistema di far politica dei politici.
Non e' un gioco di parole , e' pura realta'... DOBBIAMO RIPRENDERCI LA SOVRANITA' POPOLARE che ci e' stata tolta in questi anni .
Sta' nascendo un MOVIMENTO di persone che cerca il bene di tutti e non gli interessi di qualcuno .
Io mi sento partecipe in questo progetto e vedo che persone come me si danno da fare senza percepire nulla in cambio ...
E' L'INIZIO DEL CAMBIAMENTO !!!

giovedì 13 gennaio 2011

Il corpo delle donne ...


Finalmente una buona notizia per tutte le donne .
Una causa, fatta da una giornalista speaker alla tv che' l'avevano tolta dal video per non aver piu' un viso giovanile , ha visto finalmente dar ragione al sesso debole , facendola reintegrare .
Stiamo parlando di un paese civile, non dell'Italia ,dove se non hai una taglia 42, un seno rifatto , usi poco il cervello fai strada alla televisione......
PAESE:Inghilterra
RETE TV: BBC
GIORNALISTA: Miriam O'Really ( allego l'articolo )

Troppe rughe per la prima serata. Per questo motivo la Bbc aveva licenziato, nell'aprile del 2009, Miriam O'Really, conduttrice del programma “Countryfile”. L'anchorwoman, allora 51enne, era stata giudicata dalla tv pubblica britannica troppo attempata per condurre un programma che si apprestava ad essere spostato nel prime time domenicale. Ora, però, il ricorso presentato dalla O'Really è stato accolto dal tribunale del lavoro britannico, che ha condannato la Bbc a reintegrare in video la conduttrice e a pagarle una salatissima multa di 180 mila euro. Il giudice ha stabilito che i superiori della O’Reilly erano ossessionati dall’opportunità di “ringiovanire” e portare sul piccolo schermo “volti di etnie diverse” per attirare un pubblico di spettatori più giovani. Al suo posto, infatti, era stata assunta la 38enne Julia Bradbury. I legali della O'Reilly, hanno riferito che il tribunale ha accolto il ricorso per discriminazione in base all'età, ma non quello per discriminazione sessuale. Secondo la giornalista, altre quattro donne “over 40” sarebbero state discriminate per la loro età e finendo licenziate dallo stesso programma, mentre l'ospite della trasmissione, John Craven, 68 anni, è stato lasciato al suo posto. Nel suo racconto ai giudici la O'Really ha riferito che un direttore l'aveva avvertita: “dovrai stare attenta con quelle rughe quando arriverà la tv ad alta definizione...” chiedendole se non fosse arrivato “il tempo di usare il botox”. Lei, veterana della Bbc, si era rifiutata di sottoporsi a trattamenti estetici particolari: “Non credo – dice - che a un uomo sarebbe stato richiesto. Capii allora che le richieste erano parte di un atteggiamento della Bbc nei confronti delle donne: loro pensano che per andare in onda si debba essere giovani e carine. Un uomo con le rughe è saggio, una donna con le rughe è una befana”. In cambio del suo allontanamento dal programma l'azienda aveva offerto alla O'Really la conduzione di un programma radiofonico su ambiente e pensionati. Una opportunità decisamente poco eccitante. Il giudizio, per certi versi storico del tribunale, le ha fatto giustizia: “È stata una vicenda stressante – racconta la giornalista festeggiando il verdetto - ma andar contro alla Bbc era la cosa giusta da fare”. L’emittente, intanto, ha fatto il mea culpa impegnandosi, in una frettolosa retromarcia, a produrre nuove linee guida per la scelta dei mezzibusti e assicurando che d’ora in poi la selezione sarà fatta secondo giustizia: “Nel caso della O’Reilly abbiamo chiaramente sbagliato”. Gli esperti di diritto del lavoro hanno salutato il verdetto come apripista: “È la prima vittoria in una causa di discriminazione che contesta la tesi secondo cui i lavoratori devono essere per forza giovani e belli”.