mercoledì 28 ottobre 2009

E i coglioni ...pagano...

http://www.youtube.com/watch?v=Shre4CMbigI


A volte la realta supera la fantascienza...



Il Fatto Quotidiano, 28 ottobre 2009

Il mio nome è Esteban Cardosa, e sono uno degli amministratori del “cartello” di Medellin, Colombia. Il mio core-business è la droga, cocaina ma non solo. Scambio anche armi a tempo perso facendo il mediatore tra Stati insospettabili. Capisco bene l’italiano perché ho studiato per due anni Economia politica presso l’Università Pontificia, a Roma. Scrivo per avere maggiori chiarimenti (ed eventualmente festeggiare) su due articoli, usciti lunedì scorso su due quotidiani italiani, a proposito di quello che chiamate “scudo fiscale”, quella legge per far rientrare capitali dall’estero pagando solo il 5% della somma e venendo garantiti dall’anonimato. Come potete immaginare la cosa mi interessa direttamente, e molto. Non avete idea di quel che mi costi “ripulire” il denaro che incasso dal narcotraffico: altro che il 5%, sei o sette volte di più quando va bene. Poi la faccenda dell’anonimato è per me “maravillosa”, per dirla in castigliano.

Dunque, i due articoli. Il primo, su “Il Corriere della Sera”, a dir la verità è una lettera del vostro tributarista più importante, naturalmente dopo il Superministro dell’economia, Giulio Tremonti: Victor Uckmar, infatti, trova una “grave pecca” nella circolare 10 ottobre 2009, n. 83, dell’Agenzia delle Entrate sulle istruzioni per l’applicazione delle normative sullo Scudo fiscale. ”Nell’elencare gli Stati dove si trovano beni da regolarizzare”, scrive, ”con il versamento del 5% e non anche con il rientro, tra i paesi dell’America latina è stato indicato solo il Messico”. Perbacco, la questione mi interessa. Uckmar vorrebbe farci rientrare paesi come Brasile e Argentina dove “in oltre un secolo gli emigranti italiani hanno acquisito beni immobili e molti nei passaggi generazionali oggi sono di proprietà di residenti in Italia tenuti al monitoraggio”. Me ne frega assai del Brasile e dell’Argentina. Il mio “cartello”, la mia parte di beni immobili riguardano ovviamente la Colombia, ma anch’io ho intestato beni e denaro a parenti/affini/consanguinei residenti in Italia. Tanto più che il secondo articolo, sempre lunedì ma su “Repubblica/Affari&Finanza”, recita fin dal titolo: “Con lo scudo porte aperte al trust ma attenzione a tipologie e norme”.

Ebbene, vorrei tranquillizzare voi italiani, da Tremonti in giù. Farò attenzione, so che cosa vuol dire un trust definito dal giornale “lo strumento di diritto anglosassone spesso criticato perché si presta a occultare la provenienza di capitali agli occhi del Fisco… Con la garanzia dell’anonimato dovuta al fatto che il trust è un contratto di natura privatistica, le norme sull’antiriciclaggio finiranno infatti fuorigioco”. Pensate che negli Usa la tassazione per il mio trust è del 50%: da voi regolarizzo con il 5%. E’ ovvio che sono tentato di farlo con tutti i mezzi, e non penserete che un narcotrafficante plutocrate li conosca meno (cioè sia più fesso) della vostra Agenzia delle Entrate. La quale nella sua circolare “ammette allo scudo non solo il trust reale ma anche quello simulato a patto che il soggetto nascosto sia residente in Italia”. E volete che io non disponga di residenti in Italia, professionisti, modelle o trans che siano? Non avete capito che materia prima tratto? E allora, suvvia… Avete fatto questo straordinario regalo all’intiero pianeta - se date retta anche ad Uckmar, allargando la cerchia…-, siete i Babbo Natale del riciclaggio del denaro sporco e io, Esteban Cardosa, non dovrei approffitarne? State tranquilli, ho già il sistema, trust o non trust. Qualche decina (centinaia?) di italiani “accoglienti” mi renderanno il servizio e io, ve lo giuro sulla Virgen, sarò loro molto riconoscente.



mercoledì 21 ottobre 2009

Stanco...morto !


Sono veramente stanco...non riesco a capacitarmi di questa deriva morale a cui si e' arrivati ultimamente.Qua ci si "sputtana"con servizi alla TV.Si delegittimano persone cercando di farle passare per pazze o poco credibili in base ai loro gusti o scelte personali..........NO,NO,NO...vorrei veramente spegnermi per un paio d'anni e risvegliarmi in un paese meno egoista e fattucchiero.Parlo a tutti Voi...cercate qualcosa di buono in Voi stessi e fatelo conoscere agli altri...date la vostra disponibilita non cercando a tutti i costi un ritorno,solo in questo modo possiamo migliorarci e migliorare il "nostro" mondo.Viviamo in un fazzoletto ristretto di terra e farlo bello e' nostro DOVERE...IO per primo mi impongo di migliorarmi...cosi facendo miglioreremo anche gli altri.NON POSSIAMO CONTINUARE A METTERE LA TESTA SOTTOTERRA COME GLI STRUZZI O LE DITA NELLE ORECCHIE PER NON SENTIRE...IL FUTURO E' NOSTRO E DEVE TORNARE NELLE NOSTRE MANI.


mercoledì 7 ottobre 2009

NO LODO...SI PARTY

Quando si ha la sensazione che tutto va a puttane e non e' rimasto "nessuno"a bloccare le nefandezze di questo governo....ecco uno spiraglio di luce...

La Consulta: il Lodo Alfano è illegittimo
Berlusconi: "Vado avanti, giudici di sinistra"
E attacca Napolitano: "Preso in giro"- Video

LA DIRETTA. Dichiarata incostituzionale a maggioranza (9 a 6) la legge che blocca i processi alle 4 più alte cariche dello Stato (testo- tutti i documenti). Il premier torna a giudizio in due processi. Lo sfogo: "Non mi interessa cosa dice Napolitano". Secondo la Corte (comunicato) non basta una legge ordinaria; violato anche il principio di uguaglianza. Alfano "Sentenza sorprendente". Prima, la minaccia di Bossi: "Pronti a trascinare il popolo"



Le persone attorno a noi conoscono i fatti che gli vengono presentati attraverso le "reti "televisive.Le persone connesse hanno conoscenze a 360 gradi...fate girare cio' che sapete.
L'Italia e' fatta anche di gente che ogni giorno cerca in ogni modo di alzare la voce e far conoscere la realta' alle persone che incontra. Uno di questi e' Piero Ricca con il gruppo di "Qui Milano libera".Ecco uno degli ultimi volantini...

IMPUNITO PER LEGGE

Governa l’Italia un imputato di gravi reati che da anni sfrutta il potere politico per sfuggire alla Giustizia.

Appena ritornato al governo, nel luglio 2008, ha ordinato al parlamento di approvare in pochi giorni una legge che lo ha reso ingiudicabile fino alla scadenza del mandato: un salvacondotto per il premier che non esiste in nessun paese d’Europa.
Attraverso questa legge, chiamata “Lodo Alfano”, ha evitato una condanna nel processo Berlusconi-Mills, nel quale il coimputato David Mills è stato condannato in primo grado a 4 anni e 6 mesi con l’accusa di essere stato corrotto da Silvio Berlusconi per testimoniare il falso in altri due processi.
Dietro la condanna di Mills ci sono decenni di conti neri in paradisi fiscali che stanno alla base della scalata di Berlusconi al potere. Dai conti esteri gestiti da Mills, infatti, partirono i soldi per Craxi, per la guardia di finanza, per la corruzione di giudici romani.

Di tutto questo un capo di governo dovrebbe dar conto all’opinione pubblica.
Di tutto questo gli elettori del centrodestra dovrebbero chieder conto al proprio leader.

Il “Lodo Alfano” è una legge su misura, ritagliata sull’esigenza di impunità di una sola persona, contraria all’articolo 3 della Costituzione, che stabilisce che TUTTI i cittadini sono uguali davanti alla legge.

sabato 3 ottobre 2009

ARTICOLO 21 della Costituzione Italiana


LIBERA STAMPA...IN LIBERO STATO... oggi giornata dedicata alla liberta' di espressione che di questi tempi e' un po' offuscata...non e' che hanno cambiato la costituzione senza farcelo sapere ? ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria [cfr. art.462112" href="http://www.senato.it/istituzione/29375/131336/131391/131403/131404/articolo.htm">111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.